Le origini
Nel libro di Antonio Miari Musicista bellunese si può leggere che “la sera del 19 giugno 1804, la Banda suonò in Piazza del Mercato (o delle Erbe) a Belluno […]”. Si fa accenno, quindi, alla formazione di un primo simulacro di banda gestita da una Società Filarmonica; la gestione della banda viene poi incautamente affidata a Paolo Marzai che, a causa dell’inesperienza e dell’assenza di Miari, provoca lo scioglimento del gruppo. La banda riappare nelle fonti qualche anno più tardi, nel 1826, sotto il nome di Banda Civica. Fu riconosciuta grazie all’azione del governo austriaco che incaricò della direzione musicale il maestro Girolamo Marzari. Nel 1841 fu licenziato per problemi interni e la banda ricevette un colpo mortale.
La fondazione
Nel 1850 nasce la Società Filarmonica di Santa Cecilia e, con essa, rinasce anche la banda, curata e diretta dal maestro di violino e orchestra Benedetto Moro.
Dissidi tra orchestra e banda fanno chiudere la Società Filarmonica nel 1857 e, negli anni seguenti, la banda vivrà un periodo di profonda crisi. Con l’arrivo di Francesco Danieli, la banda intraprende un faticoso precorso di ricostruzione che, però, di lì a poco, darà i propri frutti. Nel 1867, infatti, il Consiglio Comunale della città riconosce ufficialmente la formazione come entità autonoma: nasce così – ufficialmente – la nostra associazione.
Dai successi di inizio secolo alla II Guerra Mondiale
Nel 1906 viene approvato il regolamento per una nuova Scuola di Musica a Belluno. Venne creata una classe di archi e una di fiati: quest’ultima era preparatoria all’ingresso in banda.
Dal 1915, nonostante un iniziale rallentamento dovuto alla Grande Guerra, sotto la direzione del maestro Luigi Guatti Zuliani, la banda – con il nome di Corpo Musicale Cittadino – ottiene numerosi successi; in particolare, il 2 ottobre 1921, vince il primo premio al “Concorso Bandistico del Triveneto” suonando i brani Sinfonia dal Tancredi di Rossini e Sinfonia dal Nabucco di Verdi. Le cose sono procedute normalmente fino all’aprile 1940: in seguito alla chiamata alle armi per la guerra, la Banda fu sciolta.
Dalla rinascita nel secondo dopo guerra agli anni Ottanta
Nel 1944, grazie all’azione del maestro
Luigi Guatti Zuliani che riorganizza la scuola e le prove musicali, la Banda si ricostituisce.
Nel 1954 Zuliani va in pensione e gli succede il maestro Jorio Carlo Alberto. Il 12 febbraio 1958, la Banda ricevette una nuova investitura ufficiale da parte del Comune di Belluno. Il Corpo Musicale Cittadino di Belluno diventa la formazione musicale che rappresenta la città nei momenti ufficiali. Con fortuna alterna, il gruppo si rende protagonista della vita del capoluogo partecipando costantemente alla vita cittadina nei suoi momenti ufficiali e nelle occasioni di svago.
Dagli anni Ottanta ai giorni nostri
Con la fine degli anni Ottanta si percepisce la necessità di una riorganizzazione interna che favorisca l’attività della Banda in tutte le sue declinazioni.
L’ 1 settembre 1988 viene fondata l’Associazione Bellunese Amici della Banda, con lo scopo di promuovere e diffondere lo studio della musica, in particolare della musica bandistica. Per raggiungere questo scopo l’Associazione, attraverso una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Belluno, gestisce e organizza le attività del Complesso Bandistico Città di Belluno e della Scuola di Musica annessa. In questo modo si voleva offrire a giovani e adulti la possibilità di avvicinarsi alla musica in maniera seria e completa e di sottoporre i risultati musicali raggiunti al giudizio del pubblico, in occasione di parecchi concerti e manifestazioni popolari. La direzione del Complesso Bandistico Città di Belluno fu affidato dapprima a Massimo Ferigutti, in un secondo momento a Sandro De Marchi e, successivamente (dal 1997 al 2011), al maestro Stefano Barbieri.
Oggi
Nel 2016 il Complesso Bandistico Città di Belluno ha cambiato nome in Filarmonica di Belluno. Il cambiamento di nome è il segno esteriore di una grossa fase di rinnovamento interno che sta portando la Filarmonica ad adeguarsi agli attuali standard qualitativi delle moderne orchestre di fiati e ad investire, più che in passato, nella scuola di musica che è diventata un’eccellenza del territorio. La direzione artistica e musicale è affidata ai maestri Andrea Gasperin e Sandro De Marchi. Segno distintivo di questa fase è anche la fondazione della Prima Banda della Filarmonica di Belluno, formazione nella quale i ragazzi che stanno studiando nelle scuola di musica possono iniziare a confrontarsi con la musica d’insieme.